Di cosa parla la Divina Commedia?

La Divina Commedia parla del viaggio di Dante verso l'inferno, il purgatorio e il paradiso, per espiare i suoi peccati e trovare il significato della sua vita, mano nella mano con l'intervento divino.

È un'opera scritta dal poeta italiano Dante Alighieri all'inizio del XIV secolo. Inizialmente era denominato solo "Commedia", dal momento che aveva un lieto fine, alle differenze delle tragedie.

Più tardi, lo scrittore italiano Giovanni Bocaccio aggiunse l'aggettivo "Divina", e fu in questo modo che l'opera fu resa nota in tutto il mondo.

Parti della Divina Commedia

Ricco di classici simboli ed espressioni medievali, la Divina Commedia è un'opera incorniciata nella sfera religiosa.

La composizione e la correzione di questo poema richiese più di tredici anni, ed è riconosciuta come un libro di transizione tra il pensiero medievale e quello rinascimentale.

Il personaggio principale del lavoro inizia il poema disorientato dal contesto personale che lo riguarda. Questo stato emotivo è rappresentato come una giungla oscura, ed è qui che inizia il viaggio.

Dante trova il poeta romano Virgilio, il cui lavoro è stato ampiamente ammirato da Dante. Virgilio servirà come guida durante il viaggio di purificazione del protagonista, per aiutarlo a chiarire le sue idee.

Pertanto, il lavoro è suddiviso in tre sezioni importanti, che sono dettagliate di seguito:

inferno

Questo settore è composto da nove cerchi, che conservano i peccatori in base alla gravità delle loro colpe.

In ogni cerchio c'è un guardiano e viene concessa una punizione proporzionale alla natura del peccato.

La punizione viene ripetuta come un ciclo infinito. Il primo cerchio corrisponde al limbo, e ci sono le anime perse che sono morte rapidamente, prima di ricevere il battesimo.

I seguenti quattro cerchi infernali sanzionano i peccatori per l'incontinenza; cioè, coloro che incorrono nei peccati della lussuria, della gola, dell'avidità e della rabbia.

Infine, gli ultimi quattro cerchi puniscono il male puro: eretici, violenti (contro il vicino, contro se stessi e contro Dio), i fraudolenti e i traditori.

Nel nono circolo, Dante guarda direttamente Lucifero. Dopo quella visione, Virgilio indica una montagna che sporge dal mare e la dirige verso di essa, cioè verso il purgatorio.

purgatorio

Questa sezione è costituita da due parti: l'antepurgatorio e il purgatorio.

Nel pre-purgatorio ci sono quelle anime che devono aspettare un po 'per avere l'opportunità di espiare i propri peccati.

Ci sono i principi scomunicati, pigri, irresponsabili e coloro che sono morti violentemente, senza pentirsi delle loro colpe.

Dopo aver superato questa fase, Dante entra nel purgatorio, diviso a sua volta in sette cerchi, legati ai peccati capitali: orgoglio, invidia, rabbia, pigrizia, avidità, gola e lussuria.

paradiso

In questa fase, una guida si svolge nella guida turistica, e Virgilio rende onore a Beatriz, una donna bellissima e splendente che avrà il compito di dirigere il percorso di Dante attraverso il paradiso.

Il paradiso è rappresentato come un sistema solare, composto da 9 pianeti che ruotano attorno a un decimo corpo celeste dove è Dio, sotto la rappresentazione della Santa Trinità.