Qual è il metodo filosofico?

Il metodo filosofico è il modo in cui i filosofi affrontano le questioni filosofiche, caratterizzate dall'avere dubbi, argomentazioni e presenti dialettici.

Poiché la ragione d'essere della filosofia è di spiegare l'origine della conoscenza umana e della sua natura, i filosofi usano diversi modi per provare a farlo.

Sebbene ogni filosofo segua il proprio metodo per rispondere alle domande che gli vengono presentate, ci sono alcuni aspetti comuni.

Come funziona il metodo della filosofia?

Il dubbio

Si potrebbe dire che ogni filosofo, incluso Descartes, mette in dubbio tutto ciò che può essere messo in dubbio. E questo è il primo impulso dell'opera del filosofo: il dubbio; sospetto di cose o credenze che sono date per scontate.

I primi filosofi sostenevano che solo il dubbio e lo stupore potevano avviare la via alla saggezza.

Le domande

In filosofia, la formulazione della domanda occupa buona parte del tempo dello scienziato, poiché cerca di essere una domanda chiara e precisa che porti alla radice del problema.

Individuare la radice del problema dovrebbe portare alle soluzioni più appropriate possibili.

La spiegazione

Consiste nel presentare una probabile spiegazione del problema.

Questa spiegazione non dovrebbe essere definitiva (ci sarà sempre un dubbio metodico), ma deve essere chiara e ben fondata.

La giustificazione

È un'altra delle caratteristiche distintive del metodo in filosofia; argomentare, giustificare o supportare le soluzioni proposte.

Normalmente, gli argomenti sono presentati in forme di premesse logicamente connesse, derivano dalla soluzione.

Si spera che questi argomenti soddisfino il dubbio che ha dato inizio alla discussione. Tuttavia, va ricordato che ci sarà sempre spazio per i dubbi.

Quali sono i metodi filosofici?

Come affermato nelle righe precedenti, non esiste un singolo metodo filosofico. Ecco alcuni dei più usati:

Metodo empirico-razionale

Il metodo empirico razionale si basa sulla premessa che le due fonti della conoscenza umana sono i sensi e la comprensione.

Secondo questo metodo proposto da Aristotele, i sensi e la comprensione consentono l'accesso a due livelli di realtà: sensibile (prima) e intelligibile (dopo).

La conoscenza sensibile è multipla e mutevole, ma la comprensione riesce a trovare l'elemento permanente e immutabile della realtà, cioè la sostanza delle cose.

Ciò significa che la comprensione cattura che c'è qualcosa che cambia nelle cose e qualcosa che non lo è. Questi cambiamenti nella realtà sono spiegati dalle nozioni di "essere potenziale", "essere in atto" e la teoria delle cause (materiale, efficiente e finale).

Metodo empirico

Il metodo empirista implica che l'origine della conoscenza dipende dall'esperienza sensibile e segue un percorso induttivo.

La ragione è la fonte giusta per raggiungere le "verità della ragione" che spiegano la realtà. Ma l'esperienza è la via per "verità fattuali", con le quali si scoprono nuove conoscenze e nuovi aspetti della realtà.

I più eminenti empiristi erano Locke, Berkeley e Hume.

Metodo razionalista

Questo è il metodo che difende il primato della ragione. La ragione è una fonte e anche un criterio di conoscenza.

Sebbene la conoscenza sia ammessa attraverso i sensi, è giudicata confusa e inaffidabile. Questo metodo combina intuizione e deduzione.

La matematica è considerata la scienza razionale più perfetta. I principali rappresentanti del metodo razionalista sono Descartes, Spinoza e Leibniz.

Ora, più tardi, emerse un razionalismo critico che riteneva necessario provare nell'esperienza tutta la conoscenza che si credeva vera.

Karl Popper e Hans Albert sono i più grandi esponenti di questo razionalismo critico.

Metodo trascendentale

Il metodo trascendentale è quello usato per radicare la conoscenza umana. Con questo metodo cerchiamo di dare una ragione per la conoscenza umana, che si basa sulle seguenti domande:

  • Cosa può sapere l'uomo?
  • Cosa dovrebbe fare l'uomo?
  • Cosa può aspettarsi l'uomo?

Per un seguace del metodo trascendentale, queste domande sono riassunte in una: cos'è l'uomo?

Il sostenitore di questo metodo è stato Enmanuel Kant, che ha cercato di scoprire le condizioni che rendono possibile la conoscenza umana.

Nella sua ricerca, Kant conclude che le due fonti di conoscenza sono la sensibilità e le facoltà intellettuali (comprensione, ragione e giudizio).

Altri seguaci di questo metodo erano Fichte e Hegel. La sua influenza è nota nella pragmatica trascendentale di Apel e nella pragmatica universale di Habermas.

Metodo analitico-linguistico

Il metodo analitico - linguistico è nato nel XX secolo, con l'interesse di chiarire la lingua come fonte di inesattezze e confusioni filosofiche.

Il compito di chiarire la lingua implica:

Analisi formale, logica e semantica

La logica del linguaggio viene analizzata per arrivare alla logica dei pensieri.

Analisi dell'uso del linguaggio

Viene analizzato l'uso delle risorse linguistiche, considerandole come un riflesso del modo di vivere.

Metodo ermeneutico

Il metodo ermeneutico è quello usato per cercare di investigare nel senso delle cose. L'ermeneutica propone fondamentalmente che il significato delle cose sia compreso dall'esperienza e la domanda su come sia possibile la comprensione?

La ricerca della risposta a questa domanda è stata fatta indagando sugli elementi che rendono possibile la comprensione (ermeneutica non normativa) o criticando le false interpretazioni.

Nella prima traccia troviamo Hans Georg Gadamer e Richard Rorty; e nel secondo, Karl-Otto Apel e Jürgen Habermas.

Metodo fenomenologico

Questo metodo propone di affinare il fenomeno studiato di quei dettagli che non fanno parte della sua essenza.

Il metodo fenomenologico è quello usato da Edmund Husserl.

Metodo socratico

È il metodo che consiste nel raggiungere l'essenza dell'oggetto di studio attraverso un elenco di domande che aiutano a definirlo.

È conosciuto come mayéutica.

Metodo psicoanalitico

Un metodo caratterizzato da libere associazioni e transfert, tipiche della psicoanalisi.

Altri possibili metodi potrebbero essere:

  • Il metodo intuitivo
  • Il metodo materialista dialettico
  • Il metodo della disputa