Letteratura mesopotamica: caratteristiche, autori, contesto storico

La letteratura mesopotamica è il patrimonio artistico rappresentato nelle opere letterarie che ha lasciato all'umanità l'integrazione delle culture dei popoli sumero, accadico, assiro e babilonese che dominavano il territorio dell'antica Mesopotamia, oggi Iraq e Siria.

La civiltà mesopotamica prosperò come risultato della mescolanza di queste culture ed è stata chiamata letteratura mesopotamica o babilonese in riferimento al territorio geografico che tali culture occupavano in Medio Oriente tra le rive dei fiumi Tigri ed Eufrate.

Oggi la letteratura mesopotamica è studiata come il più importante precedente della letteratura universale.

Caratteristiche della letteratura mesopotamica

-La principale caratteristica della letteratura mesopotamica è il cambiamento radicale che ha rappresentato nella storia dell'umanità.

- Era una scrittura con scopi proto-letterari: gli abitanti di queste terre sono passati dall'utilizzare la scrittura per scopi puramente amministrativi relativi alla comunità, per usarla per trasmettere leggende, spiegare fatti, notizie e cambiamenti.

-Le culture che lo formarono svilupparono le prime forme di scrittura conosciute.

- Le sue opere sono state scolpite in pietra e argilla e la scrittura utilizzata era il cuneiforme (cuneo, cuneo in latino): cunei di diverso spessore disposti in direzioni e angoli diversi per esprimere idee diverse.

-I segni della sua scrittura avevano un valore sillabico e ideologico, per questo motivo decifrarli si rivelò un compito complesso.

-La presenza dell'elemento mitologico, religioso e leggendario nelle sue storie, in cui si allude alla vita, alla personalità e alle caratteristiche dei loro dei, alle origini mitiche e all'opera della creazione dell'uomo.

Autori e opere eccezionali

Gli autori più importanti della civiltà mesopotamica furono gli imperatori Nabucodonosor II e Nabopolassar.

Successivamente, le opere più rappresentative del movimento letterario:

-The Enuma Elish: poesia dal taglio religioso che racconta come è stato creato il mondo.

-L'epica di Erra: storia delle grandi battaglie del caos primordiale e dell'ordine cosmico.

-La poesia di Atrahasis: racconta la storia di una grande alluvione, considerata anni dopo dagli specialisti come la storia che ispira l'opera biblica di Noè.

-Il poema di Gilgamesh: un'epopea sumera che racconta le avventure del semidio Gilgamesh e il suo amico Enkidu che combattono contro i mostri in cerca di immortalità.

- Il poema di Zú: la storia di un uccello malvagio che ruba le tavole del destino agli dei e al guerriero Ninurta, che intraprende la lotta per recuperarli.

-Il Codice di Hammurabí: composto da 282 articoli in cui sono narrate le principali caratteristiche della società babilonese, la regolamentazione del diritto di famiglia, le attività commerciali, l'agricoltura e le sanzioni alle trasgressioni. Questo lavoro è il primo codice conosciuto nella storia dell'umanità.

Contesto storico

La letteratura mesopotamica nacque nell'antico regno di Babilonia, intorno al 3000 aC.

La convivenza tra accaici e sumeri portò la scrittura a passare dall'essere pittografica a fonetica e in seguito derivare nella scrittura comune a entrambe le lingue, quella cuneiforme.

La letteratura sumerica orale era il precursore. La sua prima e più nota storia fu il "Poema della Creazione" (VII secolo aC), un'opera di natura cosmogonica che mostra come Marduk, il principale Dio del popolo babilonese, realizza la creazione del mondo e dell'uomo.

Le sue storie corrispondevano a 3 categorie:

-Mythos: storie sui loro dei (Enlil, Ninhursag e Enki).

-Himnos: di lodi ai loro dei, ai re e alle loro città.

-Lamentazioni: canzoni su eventi catastrofici come distruzione di città, guerre, abbandono di templi e inondazioni.

Nella letteratura accadica appare intorno al II secolo aC e le sue storie erano:

-Religioso: poesie ai loro dei (Enuma Elish, Erra e Atrahasis)

-Epics: poema di Gilgamesh, uno dei primi scritti nella storia del mondo

Babilonia al culmine della sua cultura fu conquistata dall'imperatore Nabucodonosor II. La città fu ricostruita e questo la fece diventare la più grande città della Mesopotamia, un punto importante per l'espansione delle sue opere letterarie in Assiria e in altri regni vicini.