Spasticità: sintomi, cause e trattamenti

La spasticità è una condizione medica in cui vi è un aumento anormale del tono muscolare, cioè rigidità muscolare.

Questo sintomo interferisce in molti casi con il movimento, la produzione del linguaggio ed è associato con la sofferenza del dolore posturale o del disagio (National Institute of Neurological Disorders and Stroke, 2011).

Esistono diversi interventi terapeutici volti a trattare i sintomi e le complicanze della spasticità. Questo dovrebbe essere trattato quando il dolore e la rigidità muscolare interferiscono negativamente sia con le attività di routine che con la qualità della vita della persona colpita (Cleveland Clinic, 2015).

In generale, nel trattamento della spasticità di solito coinvolge un ampio gruppo di specialisti tra cui: neurologo, fisioterapista, terapista occupazionale, neurochirurgo, chirurgo ortopedico, tra gli altri (Cleveland Clinic, 2015).

A livello clinico, la spasticità può essere trattata attraverso approcci farmacologici e non farmacologici.

Intervento terapeutico non farmacologico

L'intervento o il trattamento fisico è volto a ridurre i sintomi della spasticità (MSKTC, 2011):

  • Le regolari attività di stretching muscolare aiutano a migliorare la flessibilità e ridurre la tensione muscolare.
  • Esercizi con peso o in posizione verticale, permettono anche di migliorare la flessibilità muscolare.
  • L'uso di protesi, stecche o altre misure ortopediche consente di modificare la presenza di posture anormali e migliorare la frequenza di presentazione degli spasmi muscolari.
  • L'uso di calore / freddo è anche utile per ridurre il tono muscolare.

Queste e altre misure di intervento fisico devono essere controllate e supervisionate da uno specialista, di solito i fisioterapisti sono responsabili dell'attuazione dei programmi di riabilitazione nei servizi di assistenza sanitaria.

Intervento terapeutico farmacologico

L'intervento tramite farmaci viene utilizzato quando la terapia fisica non è efficace. Se vi è un'ampia influenza di diverse aree corporee, i medici possono prescrivere farmaci orali come: bacloneno, benzodiacepine, inleno o rizanidina.

Anche se di solito producono benefici in molti casi, comportano anche una serie di effetti collaterali come sonnolenza, stanchezza, affaticamento, debolezza o nausea.